Adesso tutto ciò che si troverà all'interno di qualsiasi paragrafo definito con la consueta forma <p></p> subirà lo stile impostato a inizio pagina, a meno che non ne venga creato uno in linea il quale, come ho detto sopra, avrebbe la priorità rispetto all'altro.
Per questo motivo, e lo ripeto ancora una volta, diventa importantissimo non dimenticare mai di chiudere l'elemento che si era aperto, anche nei casi in cui si trattasse di elementi come <p> che in html non necessiterebbero della relativa chiusura </p>.
In questo contesto sono proprio loro, i tags chiusi, a decretare la fine dello style oltre che quella del paragrafo. Dimenticarli potrebbe voler dire indurre il browser ad estendere i parametri dello style a tutto il resto del documento.
Tornando al codice dell'esempio, i due elementi <!-- e --> posti ad inizio e fine blocco, sono gli stessi adoperati in html e servono a far ignorare lo style a tutti quei browser che non dovessero supportarli. Questi elementi infatti così come in html hanno significato di commento, servono cioè soltanto come note, etichette, senza influenzare in alcun modo il browser.
Nell'esempio è stato adoperato l'elemento (tag) <p> ma avrete sicuramente capito che potevamo usare qualsiasi altro elemento valido di html.
Anzi, visto che è possibile, perchè non ridefinire elementi quali <h1>, <h2>, <h3>, ecc. ecc. che di solito non vengono mai adoperati? (almeno questo quanto succede a me).
Così facendo sarebbe come avere a disposizione dei nuovi comandi, o meglio dei nuovi elementi con in più il fatto di averli personalizzati per sfruttarli ancora meglio.
Anche se a dire il vero non ce ne sarebbe alcun bisogno dal momento che con la creazione di "classi", che vedremo più avanti, non esistono limiti al numero di elementi definibili dall'utente, ma era comunque importante sapere che si sarebbe potuto fare anche un'operazione di questo genere.
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